Tutte le iniziative a Moncalieri
In occasione del 27 gennaio, a Moncalieri sono diverse le iniziative per ricordare: dalle commemorazioni dei moncalieresi caduti per la libertà all'inaugurazione di una mostra fotografica, chiudendo con lo spettacolo teatrale della compagnia Teatrovillaggioindipendente.
Scopri qui sotto il programma completo!
Sabato 27 gennaio
Ore 11.00
Il primo appuntamento è sabato 27 gennaio alle ore 11 presso la lapide di Via Monfalcone per celebrare e onorare la memoria dei deportati moncalieresi. La celebrazione continuerà presso l’atrio del Palazzo Comunale con la commemorazione dei moncalieresi caduti per la libertà.
Ore 15.00
La giornata proseguirà nel pomeriggio presso gli spazi di Strada Vignotto 23, insieme all’associazione ANPI. Verrà inaugurata la mostra ispirata al libro: “Nell’inferno di Dora” di Clara Bounous. L'autrice, che sarà presente in sala, propone un percorso che mette a fuoco le atrocità compiute in questo terribile lager sul quale è caduta per molti anni un’ombra impenetrabile, come se non fosse mai esistito.
Gli interventi verranno intervallati da alcune letture teatrali interpretate dai giovani che negli scorsi anni hanno partecipato ai viaggi della memoria nei luoghi della Shoah.
Lunedì 29 gennaio
Nove Giorni
con Giuseppe Caradonna e Renato Cavallero
Regia e testo: Massimiliano Giacometti
Luci: Nicola Rosboch
Suoni: Stefania De Biasi
Styling: Roberta Vacchetta
Scene: Bruno Pantano
Assistente regia: Sirio Alessio Giuliani
Spettacolo teatrale sui temi della seconda guerra mondiale e in particolare della campagna di Russia
QUANDO: Lunedì 29 gennaio, ore 21.00
INGRESSO GRATUITO - PRENOTAZIONE FORTEMENTE CONSIGLIATA iscrivendosi al form presente a fondo pagina
Il testo scelto per la rappresentazione è:
Nove Giorni
uno spettacolo teatrale di Massimiliano Giacometti
realizzato dalla compagnia teatrale Teatrovillaggioindipendente
La storia di “Nove Giorni” è vera. È la storia di Paolo, un giovane che il 25 luglio 1942 parte per la guerra in Russia, suo malgrado. Un ragazzo come tanti che avrebbe voluto sognare ciò che i giovani da sempre sognano: innamorarsi, divertirsi ed essere liberi. Ma la deportazione, la dittatura e un conflitto mondiale cambieranno per sempre la sua vita. Paolo non ne ha parlato per molti anni, ha tenuto dentro di sé ciò che aveva vissuto. Poi un bel giorno scrive e racconta.
Forse doveva solo liberarsi di un passato difficile, o forse ha pensato che noi avremmo potuto imparare qualcosa: che tutte le guerre sono inutili.
Il testo, di grande impatto emotivo e sociale, è vincitore 76° edizione del Festival Gad di Pesaro
La compagnia piemontese ha vinto inoltre il premio come miglior regia, per Massimiliano Giacometti, miglior commento musicale, Stefania De Biasi, e migliore scenografia, Bruno Pantano.
Oggi abbiamo bisogno di memoria.
Abbiamo bisogno che gli uomini e le donne che hanno vissuto quei tempi raccontino la storia alle nuove generazioni.
Abbiamo bisogno di capire profondamente le ragioni che hanno portato ad un conflitto mondiale.